lunedì 6 ottobre 2008

Oscillococcinum


Sabato mi sono preso tutta, o quasi, la pioggia di Roma. Sono raffreddato ed ho la tosse. Addirittura mi cola il naso, tanto per capirci. Il pronto intervento materno mi ha tempestivamente consigliato l'assunzione in dosi massicce di Oscillococcinum, un medicinale omeopatico che sta facendo il suo lavoro (tosse, hai giorni contati). Sabato sera sono rimasto a casa, precisamente infagottato nel letto. Ho finito di leggere Il corpo e il sangue di Eymerich di Valerio Evangelisti (poco attraente, poco tutto); mi sono letto tre quarti dell'ultimo numero dell'Internazionale (c'è un articolo di David Rieff sulle imminenti elezioni presidenziali americane molto interessante, mi ha colpito la definizione di Obama come la figura medievale del Re Taumaturgo, da leggere). Ieri sera sono stato al cinema con Fede, ci siamo piacevolmenti intrattenuti con l'ultima fatica dei fratelli Cohen, Burn after reading: una divertentissima e cinica carrellata dei sintomi dovuti alla decadenza (culturale? sociale? economica? politica? un pò tutto?) americana, da vedere.
E dopo questo week end molto acculturato, da bohemien un pò smorfiosetto, ritorno a scrivere la tesi, si prospetta una settimana campale, dove l'aggettivo campale non descriverebbe al meglio lo "scuotimento" dei miei poveri neuroni.

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