mercoledì 23 aprile 2008

Pioggia su di noi


La pioggia, grassa, lacrimosa, lenta e inesorabile è la costante di Previsioni del tempo, il libro scritto dai Wu Ming per la casa editrice Verde Nero. Una storia che scorre lungo l’autostrada italiana, partendo dalla Campania, terra pesante, costretta ad accogliere rifiuti di ogni genere, di ogni natura, e sale la spina dorsale dell’Italia per dirigersi verso il Nord. I Wu Ming si cimentano in una storia tinta di verde per ragioni prettamente ambientaliste, cercano e trovano la chiave noir, quella che possa dipingere al meglio le atmosfere di un paese stanco, emaciato e sporcato dalle intenzioni criminali di chi si arricchisce attraverso il traffico illegale di rifiuti. E’ il legame tra il golfo di Napoli e la lontana Cina, quella che Marco Polo raggiunse in un viaggio lungo un libro, che oggi, invece, si materializza in un attimo tra container messi uno sopra l’altro come costruzioni Lego nel porto partenopeo.

«La Cina compra tutto, chiede tutto, vuole tutto. Ingurgita qualsiasi cosa, digerisce, fa scomparire. Moltiplica. Ogni momento interi grattacieli finanziari si edificano come dal nulla […] Quello che gli costa dieci io glielo pago uno. Pulito. Ditte, bolle, documenti, certificati […] Capannone dopo capannone, azienda dopo azienda, provincia dopo provincia. Marche, Emilia, Romagna, Veneto, Lombardia. Olii, solventi, vernici. Rifiuti speciali, ospedalieri, della catena agroalimentare. Scarti dell’edilizia, laterizi, i più ambiti. Oro».

I personaggi si muovono sotto la pioggia, andando incontro a destini incrociati, vite aggrovigliate che poi si stendono di chilometro in chilometro lungo l’autostrada sputa macchine. Alcuni personaggi si arricchiscono grazie a quello che tutti chiamano rifiuti, altri vivono all’ombra della criminalità che assicura una vita sicura, impiegatizia, come un posto al ministero, ed altri ancora, infine, nell’innocenza delle loro vite sono condannati a scontrarsi con l’interesse. La gerarchia dei caratteri, di chi anima la storia, viene stabilita secondo un rapporto di forza, di potere: un’Italia balorda che ottiene tutto con l’arroganza, verrebbe da pensare. E forse questo decadentismo sociale tanto analizzato dalla narrativa nostrana, trova anche in questo romanzo un’altra interpretazione di tutto rispetto. I rifiuti altro non sono che un escamotage, un indizio da cui partire per poi seguire le tracce che la penisola oleosa lascia lungo la sua storia, quella degli ultimi tempi, quella di sempre. I marciapiedi invasi dalla monnezza sono gli scarti di un’Italia che sta cambiando muta, che modifica i suoi costumi e che imputridisce secondo la volontà del più forte, del più stronzo. Qualcuno prova a scrivere il cambiamento, prova a descrivere il puzzo delle strade, ma anche la spersonalizzazione dell’identità, un malessere che Igino Domanin narra in Spiaggia libera Marcello. C’è quindi un’elaborazione del nostro paese a trecentosessanta gradi che tocca ogni ambito: un’analisi tentacolare lucida e narrativamente complessa che i Wu Ming, con il loro romanzo corale, riescono a elaborare meravigliosamente.

I Wu Ming si confermano nella loro bravura anche in questo piccolo ma intenso lavoro. Consigliato a chi già li conosce, a chi cerca una chiave fiction del dilemma rifiuti non solo organici (chimici, edili, fate voi), ma anche culturali.

5 commenti:

daniela ha detto...

ciao andrea, hai sempre nuovi spunti da regalarci, grazie!!!
a proposito adrio ed io saremo presenti con 3 opere ciascuno alla biennale delle arti dell'unità d'italia a caserta,
speriamo venga gente!
la monnezza la tolgono solo alcentro storico, è una cosa incredibile.

lapilli ha detto...

volevo comperarlo anch'io.
Grazie per avermelo ricordato.

Andrea Patassa ha detto...

@daniela:in bocca al lupo per le vostre opere! La questione della monnezza è sul libro dei Wu Ming viene affrontata attraverso storie diverse che si intrecciano tra loro... in certi momenti non ho potuto fare a meno di pensare ad Ammaniti, non so perchè.
@lapilli:prego, te lo consiglio, anche se non ti aspettare un libro intenso come Q o Manituana. Un salutone!

Naima ha detto...

ciao andrea, ho letto anche io di recente questa nuova opera di wu ming e ne condivido appieno l'apprezzamento! Ti consiglio, se non lo hai ancora letto, il saggio di wu ming 1 sulla nuova epica italiana, scaricabile qui

Andrea Patassa ha detto...

@naima:grazie per il suggerimento, letto e scaricato. Credo che ne parlerò sul mio blog a breve.Un salutone!!