martedì 6 novembre 2007

Il vecchio giornalista


Non so se questo post potrà rendere omaggio ad una figura tanto grande quanto lontana dal mio vivere quotidiano, però ci provo. La scomparsa di Enzo Biagi mi ha colpito. La sua morte mi fa pensare a quei pezzi di storia del nostro paese così importanti, che quasi si danno per scontati. Il giornalismo senza Biagi? Impossibile. Invece, purtroppo, la vita scorre e tutto passa, e così anche un grande giornalista come lui, serio, distaccato ma allo stesso tempo pieno di umanità, se ne và. Io Biagi me lo ricordo per la Storia d’Italia a fumetti, o per le sue trasmissioni serali tranquille, normali, decisamente diverse da quel rumore di fondo che la televisione propone. Enzo Biagi me lo ricordo per i suoi occhiali tondi, un simbolo, il volto sereno e i capelli bianchi, sempre. Me lo ricordo per il triste episodio dell’editto bulgaro, per il suo conseguente allontanamento, per l’ingratitudine di una politica despota e occupatrice della televisione pubblica. Per quella sua ultima intervista splendida, a quel giornalista emergente e con tanto talento che è Saviano: il vecchio e il giovane sembravano sullo schermo.

Non so quanto potranno contribuire queste parole di questo piccolo blog a rendere omaggio ad una delle persone più importanti della storia italiana del ‘900, ma so che quel sorriso che il vecchio giornalista usava per concludere ogni suo intervento in tv, vale per tutte le parole, sempre.

8 commenti:

Mcfly ha detto...

BRAVO...giusto omaggio ad un grande..sempre considerato più che il "giornalista" una brava persona.
La sua pacatezza e la sua intelligenza mancheranno...a tutti.

Andrea Patassa ha detto...

Lui e Indro, due grandissimi.

Anonimo ha detto...

Era una persona umile, educata e discreta. Purtroppo più passa il tempo e più perdiamo "pezzi" importanti del nostro paese, come è successo pochi anni fa anche per Montanelli.
Frankie

Amsix ha detto...

Non ho letteralmente avuto il tempo di scrivere qualcosa su Enzo Biagi sul mio blog, per cui mi limito a sottoscrivere le tue parole. Posso soltanto aggiungere che ho cominciato a conoscerlo veramente e quindi a stimarlo come meritava dopo la vergognosa condanna all'esilio dalla televisione italiana da parte del satrapo di Arcore e la sua dignitosissima reazione al sopruso subito.

Andrea Patassa ha detto...

Frankie- Era umile, è vero e faceva giornalismo senza urlare, mai.
Amsix-Ciao, benvenuto! L'editto bulgaro, per giunta rinnegato in questi giorni da chi lo ha praticato, è stata una delle pagine più tristi per la libertà di questo paese.

Adriano (Adrio) Petrucci ha detto...

UN GRANDE!
certo non sarebbe campato altri 20 anni, ma l'allontanamento dal suo lavoro lha distrutto.

GRandE UOmO e GrandE ItaliAnO!

l'editto bulgaro.... mamma mia che storia....


ciao grazie per aver postato sul mio blog!!!!!

poi il tuo me lo "sbuccio" tutto...
se ti interessano tra i post vecchi ci sono storie trash...un mio libro che purtroppo sto ancora tentando di finire!!!
cmq grazie pre aver postato..
alla prossima!
ciaoooooo

Naima ha detto...

grazie andrea!! pensare che ci hanno negato le sue parole e adesso non ci saranno più, mi ricordava molto pertini, altro uomo che ho amato molto!

Andrea Patassa ha detto...

adrio the boss-grazie a te per la visita! Sbuccerò anch'io il tuo blog.
naima-io Pertini non l'ho mai conosciuto. La sua immagine è per me solo un documento storico. Si, trovo che ci siano delle similitudini tra i due personaggi. Forse c'è lo stesso senso di ammirazione e stima da parte dell'opinione pubblica.
ciao! :)